La cucina siciliana

La cucina siciliana nasce dalla semplicità della tradizione ellenica e si evolve un meraviglioso caleidoscopio di influenze diverse fra cui quella francese, quella araba e quella spagnola.

La cucina siciliana ha la particolarità di essere estremamente varia, questo è dovuto ad una diversità di tradizioni ed ingredienti fra le zone costiere e quelle dell’interno, che a sua volta si combina con i diversissimi retaggi lasciati dalle dominazioni dei diversi popoli che si sono succedute nell’isola e che, con il passare dei secoli, hanno lasciato tracce evidenti nella cultura locale.

A Siracusa e a Ragusa la cucina siciliana eredita in modo evidente la tradizione di semplicità e la familiarità con l’utilizzo dei prodotti della terra proprie della cucina della Magna Grecia, ed è parente molto stretta della cucina contadina dell’interno, caratterizzata dall’estensivo utilizzo di verdure, come per esempio la melanzana ( protagonista di ricette esaltanti come le melanzane alla parmigiana ), contrapposto ad un utilizzo di carne, soprattutto il maiale ed il castrato, relativamente modesto e per lo più relegato ai giorni di festa.

Nei pressi di Palermo le tradizioni culinarie attengono maggiormente alla cultura francese, più elaborata e sofisticata, ne sono esempi l’aglassato, la caponata di melanzane, il falsomagro o gli involtini alla palermitana.

Vicino a Trapani il pesce in tutte le sue forme è l’alimento principale ma la ricetta del cuscusu, versione italiana del cous cous magrebino, la dice lunga sull’influenza araba di cui risente questa zona.

A Messina le specialità tipiche sono soprattutto a base di riso e stoccafisso, ma si sente forte l’influenza della Francia, per esempio con pietanze come la zuppa “u sciusceddu”, tipica di Messina ma sicuramente di origine francese.

A Catania e Ragusa la cucina si rifà invece in modo rilevante all’antichità classica e alla tradizione del mondo contadino, si vedano per esempio ricette come “u pastizzu”, una tipica focaccia ripiena di pasta condita con le verdure, o primi come la "Pasta alla Norma" a base di salsa di pomodoro, melanzane fritte, ricotta salata e basilico.

Ma nella cucina siciliana, a causa delle estese coltivazioni di grano da sempre presenti in tutta l’isola, si trovano come tratti comuni la pasta ed il pane. La pasta è spesso arricchita da condimenti di vario tipo, come per esempio la carne o il pesce o la verdura; ottimi e gustosi esempi sono la pasta alle sarde di Palermo, la pasta con il finocchio selvatico di Catania, la pasta con i broccoli fritti di Trapani, o ancora la ‘ncaciata di Messina o i maccheroni al forno di Ragusa.

Anche il pane è un vero e proprio simbolo della cucina siciliana, in ogni parte della Sicilia il pane è diverso per forma e per sapore e anche quando è raffermo viene usato per fare minestre o zuppe di pane cotto o ripieni per le varie pietanze della cucina siciliana.


Ultima modifica: 05/08/2005

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