Persone. PrintPastieranapoletana di Pasqua – ricetta. Pastieranapoletana di PasquaIngredientiPerlafrolla 200 gr di farina 00 100 gr di zucchero 100 gr di burro ½ bustina di lievito per dolci 1 bustina di vanillina Per il ripieno 400 gr di ricotta 200 ml di latte 250 gr di grano cotto ½ cucchiaino di cannella in polvere 1 limone (la scorza grattugiata) 1 fialetta di acqua di fiori d'arancio 60 gr di frutta candita tritata (arance e cedro) 30 gr di burro 3 tuorli 2 albumiProcedimentoIl ripieno Cuocere per 20 minuti il grano cotto (si compra già così) in una casseruola con il burro ed il latte a fuoco lento fino ad ottenere una crema densa Lasciare raffreddare in una ciotolaMescolare lo zucchero, le uova, l'acqua di fiori d'arancio, la scorza grattugiata di un limone, lacannella in polvere e la ricotta fino ad ottenere una crema priva di grumi Montare gli albumi a neve con un frullatore elettrico Tagliare la frutta a pezzetti Unire la frutta alla crema di ricotta Aggiungere gli albumi montati a neve e mescolare il tutto dal basso verso l'alto evitando di smontarli La pasta frollaMescolare in una ciotola il burro a temperatura ambiente, lo zucchero, l'uovo, la scorza di limone grattugiata. Aggiungere poco alla volta il lievito e la farina setacciati Lavorare con le mani fino ad ottenere una pasta uniforme ed omogenea Coprire il panetto con pellicola trasparente e lasciar riposare al fresco per 20 minuti (anche in frigo nella parte alta) Stendere la pasta frolla a circa 1 cm di altezza Rivestire di carta forno o imburrare e infarinare una tortiera di 26 cm a cerniera Foderare la tortiera con la pasta frolla, anche sui bordi (3-4cm di altezza) Riempire la tortiera con la crema Livellare e decorare con striscioline di pastafrolla Infornare laPastieraNapoletana a 180° C per circa 1 ora fin quando lasuperficie risulterà ben dorata. Verificare con lo stuzzicadenti la cottura all'interno dellapastieranapoletana Sfornare, lasciare raffreddare e servire con un spolverata di zucchero3. 1'Oro in Tavola ca 1 cm di. ca 1 ora fin quando lasuperficie risulter
Quest’anno era in vena di sperimentare ed eccomi qui con lapastiera 😉. perla pasta frolla. Qualche settimana fa, spolverando un vecchio quaderno di cucina, ho ritrovato la ricetta dellapastiera che mi ero appuntata anni fa ma che non avevo mai fatto… visto che mi sono sempre limitata a mangiarla 😉
Le suore dell’antico convento di San Gregorio Armeno erano certamente delle vere artiste nella preparazione dellaPastiera, che nel periodopasquale confezionavano in gran quantità anche per aristocratici e borghesi
Visto che ancora abbiamo qualche ora di lavoro davanti e necessità di zuccheri, lo spuntino di mezzanotte che vi proponiamo è una fetta di una tradizionale e sostanziosa pastieranapoletana che troneggia nel nostro nuovo soggiorno, pronta per l’assaggio, dopo i tre proverbiali giorni di riposo
Anche se i dolci lievitati la fanno da padroni per me laPasqua è la "PastieraNapoletana", e proprio il lunedì prima di Pasqua si è svolta a Napoli presso l'Hotel Palazzo Caracciolo MGallery by Sofitel la prima edizione de "Sua maestà lapastiera", un evento durante il quale i migliori pasticcieri campani hanno proposto ricette tradizionali ed innovative per celebrare questo dolce che rappresenta la cultura partenopea
Leggende a parte lapastieraper me è un qualcosa che non deve assolutamente mancare mai a Pasqua. La sirena ne fu talmente commossa e felice che andò in fondo al mare per consegnare questi cesti ai piedi degli dei, i quali, inebriati essi stessi dal soave canto della sirena, riunirono e mescolarono con "arti divine" tutti gli ingredienti, trasformandoli nella prima pastiera che superava in dolcezza il canto dellabella sirena
Si racconta che Maria Teresa D'Austria, consorte del re Ferdinando II° di Borbone, soprannominata dai soldati "la Regina che non sorride mai", cedendo alle insistenze del marito buontempone, famoso perla sua ghiottoneria, accondiscese ad assaggiare una fetta di Pastiera e non poté far a meno di sorridere, compiaciuta alla bonaria canzonatura del Re che sottolineava la sua evidente soddisfazione, nel gustare la specialità napoletana
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LaPASTIERANAPOLETANA, è un dolce tipico del periodopasquale ed ha origini partenopee. LaPastieranapoletana è buona perché si distingue dagli altri dolci per il suo color caramello chiaro, perlafrolla che non si rompe in cottura, per il suo ripieno corposo e profumato, compatto ed allo stesso tempo cremoso, dove grano e ricotta si abbracciano in una sola consistenza al profum di fior d’arancio
Fammi sapere se hai preparato lapastieranapoletana tradizionale. Ti consiglio di preparare lapastiera tre giorni prima di gustarla, cosi che i vari sapori, ed i vari profumi, avranno più tempo per amalgamarsi
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