All’inizio ero scettica, invecemi sono dovuta ricredere le graffe sono venute cotte alla perfezione, morbide e profumate esattamente come quelle vendute dal bar, e inaspettatamentemorbide anche ilgiorno dopo, e lo zucchero è rimasto avvolto alla ciambellacome appena messo e non si è sciolto o assorbitocomedisolitoavviene nella fritturatradizionale
nonna Giuseppinami ha detto…” e da liiniziavanoisuoilunghiraccontidicome sua mamma sterilizzavaibarattoli…mettevanotuttiibarattoliin una callara (pentola di rame) e listerilizzavano sul fuoco del camino o sulla cucinaeconomica (la cucina che vienealimentatadalla legna) glianni sono passati, iricordirimangono ma oggici sono altre tecnichecasalinghe per la sterilizzazionedeivasettidivetro e propriodi questo voglioparlarvi
330 gr difarina ’00 (che potete sostituire con tutta manitoba). 230 gr difarinamanitoba. 130 gr di latte intero fresco a temperatura ambiente. 130 gr di acqua a temperatura ambiente. 1 cucchiainodilievitodibirra secco (oppure 10 gr dilievitodibirra fresco). 50 gr di zucchero. 50 gr di burro a temperatura ambiente. 9 gr di sale. bucciagrattugiatadi 1 limone grande. bucciagrattugiatadi 1 arancia grande. 1 cucchiaiodi estratto divaniglia oppure vanillina . 1 l circadioliodisemidigirasole per friggere. 250 gr di zucchero semolato. 1 coppa pasta 9 cm diametro e uno piùpiccolo da 3 cm (oppure guardate le note nel procedimento per realizzare le Graffe senza stampo
Le dosidi sale andrebbero ridotte al minimo, per cui dovremmo evitaredi consumare alcunialimentiinparticolarericchidi una grande quantitàdisodio, comeisalumi, ilciboin scatola, le zuppe pronte e alcunisurgelati
Chissà perché, ma è come se nelle manideibimbipiccinicisia un “acido” capace diimbrattare anche quando le mani sono pulite e chissà perché, ma è sufficiente un vetropulito per portarli a spalmare mani e visoinmanieraautomatica
Dalprimo bollore regolate la fiammain modo da mantenere ilpiù costante possibile la temperatura. Ecco la seconda fase, nella prima avete vistocome preparare ivostricontenitoridivetro per fare conserve sicure, ora prenderemo in esame
nonna Giuseppinami ha detto…” e da liiniziavanoisuoilunghiraccontidicome sua mamma sterilizzavaibarattoli…mettevanotuttiibarattoliin una callara (pentola di rame) e listerilizzavano sul fuoco del camino o sulla cucinaeconomica (la cucina che vienealimentatadalla legna) glianni sono passati, iricordirimangono ma oggici sono altre tecnichecasalinghe per la sterilizzazionedeivasettidivetro e propriodi questo voglioparlarvi
nonna Giuseppinami ha detto…” e da liiniziavanoisuoilunghiraccontidicome sua mamma sterilizzavaibarattoli…mettevanotuttiibarattoliin una callara (pentola di rame) e listerilizzavano sul fuoco del camino o sulla cucinaeconomica (la cucina che vienealimentatadalla legna) glianni sono passati, iricordirimangono ma oggici sono altre tecnichecasalinghe per la sterilizzazionedeivasettidivetro e propriodi questo voglioparlarvi
Cometogliere una scheggia o una spinadalla pelle. disinfettare un ago da cucito con la fiammadi un accendino e togliere la scheggia scalzandola dalla pelle
Io amo riutilizzareivasettidivetro, che sianograndi o piccoli, alti o bassi, li trovo utilissimi per riporreogni cosa e per avere a vista quello che contengono, si possono usare per contenere alimenti, per trasformarliinvasi per piante e fiori ma anche per realizzare porta candele originali , inoltre, potete decorare con la tecnica del decoupage o usarli per fare delle decorazioni per le feste, delle bomboniereoriginali per le occasionispeciali o semplicementetrasformarliinpiccolicontenitori per un regalino super personalizzato, basta un pò difantasia e in un attimosi trasformeranno
Nelle trattoriedi Malamocco potrete trovare, non con qualche difficoltà, anche piattitipici della Laguna come la polenta e schie, cioè la polenta condita con gamberettidi laguna, sgusciati e fritti
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